
«Dopo oltre dieci anni di lavoro con artisti, ci sembrava il momento di coinvolgere anche il pubblico, trasformarlo da spettatore a protagonista». Daniele Gregorini, direttore artistico di Urban Center e curatore della Galleria del Sale di Cagliari, è l’ospite di questa puntata di Un caffè a Radio X. Con lui abbiamo parlato di rigenerazione urbana e siamo andati alla scoperta di un nuovo progetto di arte partecipata che prende il via proprio oggi con un incontro operativo al Parco Nervi; un cambiamento di prospettiva che segna una nuova tappa per la Galleria del Sale, nata nel 2014 e ormai popolata da oltre 80 opere di street art: «Abbiamo lanciato una call pubblica e stiamo ragionando su un tema, oggi ci sarà il primo incontro maggiormente operativo. Abbiamo parlato di tavolo come piano di confronto ma anche di nutrimento, di come il cibo unisca culture e persone». L’opera, però, non sarà un murale, ma un’installazione pavimentale, realizzata direttamente sul marciapiede nei pressi dello stadio Sant’Elia, in una zona di grande passaggio e dunque potenzialmente esposta a usura e vandalismi: «L’arte pubblica è per natura effimera. Ma se coinvolgi le persone, aumenti anche il senso di affezione. Spesso diventano custodi inconsapevoli di ciò che hanno contribuito a creare».
Accanto ai progetti legati all’arte e alla rigenerazione urbana, Urban Center porta avanti anche l'”Agiudu torrau”, iniziativa seguita dall’architetta Paola Corrias che riprende un’antica pratica rurale per una riflessione contemporanea sul baratto come pratica sociale: «È un termine che viene dal lessico tradizionale del paese di Paola e indica lo scambio di beni e servizi secondo regole precise, ma con una modalità giocosa. Oltre al risparmio, è emersa una crescita nelle relazioni tra le persone. È questo l’impatto che ci interessa».
info / galleriadelsale.it/
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