
Un’esperienza teatrale che è anche un rito, un ritorno, un incontro. Dal 3 al 9 agosto 2025 torna il Festival dei Tacchi, la storica rassegna ideata e organizzata da Cada Die che da 26 anni porta il teatro d’autore tra i monti dell’Ogliastra. Una settimana di spettacoli, laboratori, incontri e vita comunitaria in un paesaggio unico, tra Jerzu e Ulassai, dove cultura e natura si intrecciano in un equilibrio raro. Ne abbiamo parlato insieme a Giancarlo Biffi, anima del festival e fondatore della compagnia, intervistato da Sergio Benoni a Un caffè a Radio X: “ È sempre un po’ come come quando studiavi fuori e rientravi per le vacanze: trovi i parenti, i vecchi amici, ti racconti, porti le novità. Non abbiamo solo spettatori: abbiamo amici che ci aspettano, che ci capiscono”.
Quello dei Tacchi è un festival tra i più longevi dell’isola che nasce da un’idea coraggiosa, stimolata da un bando del Ministero per le zone disagiate: “Ci chiedevano di andare a investire in territori isolati e noi scegliemmo l’Ogliastra. All’inizio ci accolse Tortolì, poi ci spostammo a Jerzu e Ulassai, dove trovammo una comunità che ci ha adottato. È lì che il festival ha trovato la sua vera natura”.
Un’esperienza immersiva e intensa, che coinvolge i partecipanti sin dalla mattina: “Si comincia presto, alle 7 c’è yoga per chi non ha fatto troppo tardi. Poi corsi di ceramica, tessitura, laboratori artistici, cura dei luoghi naturali che diventano palcoscenici. C’è un teatro di comunità con gli abitanti di Jerzu, che parte ad agosto e va avanti fino a Natale. Lavoriamo anche con i bambini e con gli adolescenti che chiamiamo ‘cuori di panna smontata’, ragazzi che vengono da Cagliari e fanno volontariato, seguiti ogni anno da un artista diverso”.
Quest’anno il tema del festival sarà lo stupore: “O meglio, la perdita dello stupore: ci siamo abituati a tutto, anche all’orrore. Vogliamo recuperare quella capacità di restare a bocca aperta, tipica dei bambini e del teatro”.
Tra gli ospiti del ricco programma, Sabina Guzzanti con “Liberidì Liberidà”, Jacopo Veneziani con lo spettacolo “Perfette sconosciute – Racconti di donne che la Storia ha preferito tacere”, Concita De Gregorio ed Erica Mou con un progetto incentrato su cinque donne straordinarie, tra cui Maria Lai, e Roberto Mercadini con una riflessione poetica sulla felicità tra uomini e natura. Atteso anche Ascanio Celestini con il suo nuovo lavoro “Poveri cristi”, e la nuova produzione di Cada Die Teatro “Istorias”, con Pierpaolo Piludu e Su Cuncordu Iscanesu: «Il Festival dei Tacchi è anche un’occasione per scoprire una Sardegna ancora autentica, dove l’enogastronomia, la natura e il teatro si incontrano. E c’è ancora una comunità che ti accoglie”. Un’esperienza che negli anni ha contribuito anche a cambiare il volto del territorio. “Quando abbiamo iniziato c’erano pochissimi servizi. Oggi ci sono strutture ricettive, ristoranti, spazi culturali. A Ulassai arrivano appassionati di arrampicata da tutto il mondo. È un piccolo pezzo di Sardegna che funziona. È il posto giusto per stare bene, in un tempo dilatato, tra natura, arte e bellezza. L’edizione 2025 si chiuderà la notte del 9 agosto con uno spettacolo di fuoco, per salutare la venuta delle stelle cadenti”.
info / festivaldeitacchi.com
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