“Un ferragosto”, il potere visto dallo specchietto retrovisore :: Un caffè a Radio X con Giovanni Follesa

«Un libro cattivo, un’analisi feroce della politica e dei meccanismi del potere».

Sarà presentato domani martedì 6 maggio alle 18:30 negli spazi del Radio X Social Club all’Exma di Cagliari, – con l’autore intervistato da Camilla Soru – “Un Ferragosto“, il nuovo romanzo di Giovanni Follesa, in uscita per le edizioni Camena. Al centro del romanzo, Giorgio Sercino, giovane e potente presidente della Regione Sardegna, immaginifico ma ricco di riferimenti riconoscibili. Ne abbiamo parlato in anteprima con l’autore all’interno di “Un caffè a Radio X”: «Per conoscere davvero il giudizio della “gente comune” sul suo operato, Sercino si inventa una doppia vita: sotto mentite spoglie guida per BlaBlaCar nei weekend, ascoltando le voci dei suoi ignari passeggeri. Mi ha sempre incuriosito questo mondo – racconta Follesa – e l’ho scoperto per necessità, quando mi ritirarono la patente. Dentro quelle auto condivise si incontra davvero di tutto».

Il viaggio narrato nel libro, l’ultimo di una lunga serie, si svolge proprio a Ferragosto. A bordo con Lorenzo – così si fa chiamare il presidente – salgono tre figure emblematiche: un ragazzo dell’Accademia di Belle Arti con una particolarità che non si può svelare, un militare omosessuale originario del Sulcis e una nobildonna decaduta di Castello, Ersilia. Tra loro e il protagonista si crea un confronto che svela, oltre alla maschera del politico, le sue fragilità più intime.

Attraverso questo dispositivo narrativo, Follesa riflette sul significato del potere: «Chi lo esercita è sempre circondato da cortigiani pronti a dire di sì. Ma cosa succede quando si chiude la porta di casa? È lì che emergono le vere crepe, i rapporti complicati, il bisogno di verità». Un romanzo nato durante il lockdown, meditato nel tempo e finalmente pronto a vedere la luce: «Avevo bisogno di tornare al romanzo – confessa – per liberarmi dai vincoli del giornalismo e raccontare storie con più libertà».

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