Raccontare la neurodivergenza tra fotografia, educazione e social – Marta Cogoni a Oltre le barriere

Essere neurodivergenti significa vivere il mondo in un modo diverso, ma anche trovare strumenti per comprenderlo e raccontarlo. Marta Cogoni, trentenne cagliaritana, è l’ospite di questa puntata di Oltre le barriere: fotografa, pedagogista ed educatrice, ma anche attivista sui social per sensibilizzare sul Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e sulla Sindrome di Tourette, condizioni che la riguardano in prima persona: «L’ADHD non è solo distrazione, è anche un continuo sovraccarico di stimoli, una fatica costante nel gestire il tempo e le emozioni. – Da educatrice, il mio ADHD mi aiuta a entrare nella mente di un bambino che ha difficoltà: so cosa vuol dire sentirsi incompresi e posso aiutarlo a trovare il metodo giusto per lui.

La sua presenza sui social nasce quasi per caso: “Un giorno ho scritto della mia diagnosi su Instagram e tante persone hanno iniziato a farmi domande. C’è ancora troppa disinformazione: molti pensano che la Tourette significhi solo dire parolacce, ma non è così I tic possono essere semplici, come un ammiccamento o un movimento delle spalle, oppure più complessi. Esistono forme leggere e forme più gravi della sindrome. Quando ho ricevuto la diagnosi nel 2021, è stato come rinascere: finalmente avevo una spiegazione per quello che avevo sempre vissuto. In Sardegna, ottenere una diagnosi è ancora complicato, spesso i pazienti devono andare fino al Gaslini di Genova per avere una conferma. C’è ancora troppa disinformazione: la Tourette non è uno spettacolo, è una condizione reale che va compresa e rispettata. Da lì è nata la volontà di fare divulgazione, soprattutto per aiutare i genitori di bambini a cui è stata diagnosticata la sindrome.

La fotografia, per Marta, è molto più di una professione: “Quando scatto, i tic si attenuano. Inoltre, la mia esperienza con l’ADHD mi aiuta a capire meglio i bambini con difficoltà didattiche, individuando per loro strategie più efficaci”. Anche per questo, lavora a un progetto fotografico sulle persone neurodivergenti in Sardegna, per raccontare “la persona oltre la neurodivergenza”.

Sui social oggi Marta è molto attiva e seguita come “Pedagogista Neurodivergente” (su Instagram) e come @diariodiunatourettica su TikTok, dove spiega con ironia e semplicità cos’è la Sindrome di Tourette, contrastando stereotipi e false informazioni. “Purtroppo ci sono persone che fingono di avere la Tourette per visibilità, quindi la divulgazione diventa ancora più importante”.

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