Speciale Monumenti Aperti – A Cagliari il 17-18 maggio la XXIX edizione: «È un anno particolare, dove tutto è possibile»

«Siamo nel pieno di un anno speciale: il 2025 è il viatico per il trentesimo anniversario, e sarà davvero un’edizione in cui tutto è possibile».

Percorsi tematici con 58 siti da visitare, 5 nuove aperture, 40 scuole coinvolte e oltre 5.000 volontari in azione: manca poco all’appuntamento cagliaritano con la ventinovesima edizione di Monumenti Aperti, in programma sabato 17 e domenica 18 maggio.

Tra le novità del 2025, spiccano cinque new entry imperdibili per gli “sherpa” della cultura: la scuola all’aperto Attilio Mereu nel Terrapieno, esempio di architettura razionalista pensata negli anni ’30 per i bambini affetti da malattie polmonari; le collezioni archeologiche dell’Università di Cagliari esposte nella Cittadella dei Musei; due luoghi simbolici nel quartiere di Pirri – il Palazzo della Municipalità e la scuola di via Toti, cuore del patto educativo di comunità – e infine il restaurato organo della chiesa di Sant’Antonio Abate, in via Manno.

L’edizione cagliaritana si snoda in sei aree geo-tematiche, tra quartieri storici e zone periferiche: Della rocca e dei suoi secoli (Castello), Di approdi, genti e passaggi (Marina), Di santi e di grotte (Stampace), Pietre, orti e antichi giardini (Villanova e Bonaria), Di Gemme fuori dal centro (da San Benedetto a Sant’Avendrace, Monte Urpinu e il litorale), e Dell’antica villa contadina, dedicata interamente alla municipalità di Pirri.

Un’edizione dal respiro sempre più nazionale, di cui abbiamo parlato all’interno di uno speciale radiofonico in compagnia di Sergio Benoni e con Massimiliano Messina, Marco Cabitza e Alessandra Spissu dell’associazione Imago Mundi: «Oggi siamo presenti in 19 regioni italiane, manca solo la Valle d’Aosta». Un successo costruito in quasi trent’anni, che affonda le radici nelle prime visite guidate volontarie alla cripta di Santa Restituta, e che nel tempo ha portato la manifestazione a diventare un modello nazionale di partecipazione civica e valorizzazione del patrimonio culturale, con Cagliari che, da città madre del progetto, si conferma punto di riferimento di un format che ha fatto scuola e che di anno in anno continua a crescere anche grazie al coinvolgimento delle scuole, che fin dalle prime edizioni, rappresentano l’anima della rassegna: «I ragazzi diventano testimonial della cultura, adottano i monumenti, li studiano e li raccontano come guide». Dopo i 70.000 visitatori dell’anno scorso, l’obiettivo del 2025 è ambizioso: raggiungere quota 75.000. Un traguardo che sarebbe il miglior modo per festeggiare, l’anno prossimo, il trentesimo compleanno di una delle manifestazioni culturali più amate della Sardegna.

info e programma completo / monumentiaperti.com

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