Ancora ritardi per il nuovo “Piano casa”, 3000 famiglie sarde nel limbo: «Necessari tempi certi per la ripresa dei lavori»

«Il blocco del “Piano Casa Sardegna” rappresenta un grave danno per oltre 3000 sardi che attendono di poter riprendere i propri lavori e per le aziende del settore, che senza una nuova legge che consenta di far ripartire i progetti già approvati rischiano pesanti ripercussioni economiche».

La consigliera di maggioranza Carla Cuccu, che con un’interrogazione ha recentemente sollecitato lo sblocco dei lavori già autorizzati, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Extralive per fare il punto della situazione sui ritardi legati alla nuova legge che, dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale nel 2021, dovrebbe essere presentata in Consiglio regionale per consentire la ripresa dei lavori: «La nostra è una proposta che va a tutelare i sardi. Stiamo continuando a chiedere alla nostra amministrazione regionale che si tengano in considerazione le esigenze dei cittadini e degli operatori del settore che sono al palo a causa di una “vacatio legis” per cui non c’è la possibilità di poter procedere al completamento delle pratiche anche per quei lavori che avessero già ottenuto il placet. A tutt’oggi questa nuova legge “di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” è stata semplicemente caricata nel bollettino di Giunta ma in commissione non è arrivato niente. Chiediamo dei tempi certi per poter garantire una possibilità di ripresa dei lavori per tutti. La sottoscritta ha presentato ben 8 proposte di legge di cui però solo una ha iniziato l’iter di analisi all’interno della commissione competente. Aspettiamo che ci sia un’accelerata. Ho presentato una prima interrogazione sul piano casa in data 4 ottobre e non ho ricevuto risposta alcuna. Non ho ricevuto risposta nemmeno per questa seconda: ho anche sollecitato il presidente del Consiglio Pais e il presidente Solinas per chiedere il rispetto dei tempi previsti dal regolamento.»

ASCOLTA L’INTERVISTA