«Siamo in attesa dell’aggiudicazione definitiva, ma nel caso in cui una o più compagnie facessero l’accettazione senza compensazioni, potremmo ritrovarci nella stessa situazione dell’anno scorso: nel precedente bando qualcuno si era dimenticato di inserire una penale in caso di mancato completamento del periodo di tempo, con le conseguenze che abbiamo visto tutti. Nel nuovo bando è stata inserita questa penale? No. È stato fatto sostanzialmente un bando fotocopia, con gli stessi errori. Anche per quanto riguarda Alghero è stata confermata una scelta poco comprensibile e siamo arrivati alla procedura d’urgenza: lo “spacchettamento” delle rotte non aveva senso. È stato invece scelto di mantenere tre bandi separati per gli scali sardi invece di un bando unico che avrebbe evitato, di fatto, la possibilità che poco prima dell’aggiudicazione definitiva arrivasse una proposta di assegnazione senza contributo. Un conto è coprire Olbia, che nei mesi estivi è probabilmente la tratta più remunerativa d’Italia, altro è andare a coprire Olbia, Cagliari e Alghero dove abbiamo visto che non ha partecipato nessuno. Probabilmente con un bando unico si sarebbe già avuta l’aggiudicazione per tutte e tre le rotte.» Giovanni Dore, avvocato esperto in diritto comunitario, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive per fare il punto della situazione sul nuovo bando continuità territoriale, che salvo complicazioni o ricorsi, dovrebbe partire dal mese di febbraio: «Se tutto va bene, il bando durerà per 17-18 mesi. La scadenza sarà quindi settembre o ottobre 2024, una data molto vicina alle elezioni con cui si cambierà il governo regionale. Probabilmente, come al solito, arriveremo all’ultimo momento. Su Alghero invece il bando d’urgenza prevede una gara che duri massimo 7 mesi: se ne riparlerà quindi già nell’inverno prossimo. Dopo l’aggiudicazione in teoria le compagnie potrebbero mettere già in vendita i biglietti, ma per evitare problemi è più che probabile che aspettino la scadenza dei termini dell’accettazione senza compensazioni: dobbiamo quindi prepararci a rimanere scoperti sino a fine gennaio.»
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