La questione della continuità territoriale in Sardegna continua a essere oggetto di dibattito, soprattutto dopo l’assegnazione delle rotte aeree alla compagnia Aeroitalia, aggiudicatasi la gara d’appalto con un ribasso record. Sandro Usai, fondatore di Ablativ, azienda specializzata in analisi dati nel settore turistico e dei trasporti, ai microfoni di Radio X ha fornito una visione critica e dettagliata sul tema, soffermandosi sulla recente notizia secondo cui i residenti potrebbero trovarsi a pagare di più rispetto ai non residenti per gli stessi voli: “Non c’è nessuna beffa – le due tariffe si riferiscono a prodotti diversi. I voli destinati ai residenti includono una serie di servizi aggiuntivi – come il bagaglio in stiva e rimborsi in caso di cancellazione – che giustificano il prezzo più alto.”
Un punto centrale sollevato da Usai riguarda l’importanza della scelta tra una tariffa base e una che includa servizi aggiuntivi. Il modello low-cost, come quello di Ryanair, in cui ogni servizio extra è a pagamento, potrebbe essere una strada da considerare anche per la continuità territoriale. Secondo Usai, ciò permetterebbe ai passeggeri di scegliere solo i servizi di cui hanno realmente bisogno, con potenziali benefici sulle tariffe.
Numero di voli e frequenza. Aeritalia, che utilizza aerei con una capacità maggiore rispetto a ITA Airways, potrebbe ridurre il numero di voli mantenendo lo stesso numero di posti complessivi: “Questo impatterebbe sulla flessibilità di orari”, ha affermato Usai, aggiungendo che, sebbene il numero di posti disponibili rimanga lo stesso, una diminuzione delle frequenze potrebbe creare disagi ai viaggiatori sardi, in particolare per chi ha necessità di spostarsi rapidamente per lavoro.
La speranza è che, per il prossimo bando previsto per il 2025, si possano considerare le criticità attuali e migliorare i servizi per i residenti. “Mi auguro che chi lavora alla prossima gara stia realmente facendo studi approfonditi sui dati”.
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