Lingua sarda, Giuseppe Corongiu a Extralive: “Il movimento linguistico si è ormai trasformato in una movida”

«Frizzi, lazzi, risate, pacche sulla spalle, giochi, salti, amnesie e cadute spaventose nel dialettale e nel gergale. Esaltazione delle divisioni e insistenza sulla negazione di una lingua unitaria pur professandosi a favore. Sembra la fine di tutto, ma in questa movida senza senso loro si divertono molto, girando frenetici in questo girotondo sociopatico…» Il movimento linguistico sardo sta vivendo un momento di grave crisi: la denuncia arriva da Giuseppe Corongiu, scrittore e attivista in prima linea all’interno del movimento che si occupa della promozione e della valorizzazione della lingua sarda, che con un post su facebook ha recentemente espresso forti perplessità e rammarico sull’operato della giunta sardista targata Solinas. L’abbiamo raggiunto ai microfoni di Extralive: «Ho aspettato prima di dare dei giudizi sulla politica linguistica: sono passati quattro anni, e oggi manca una regia, una visione, e a volte manca proprio una logica. Il presidente Solinas si era impegnato a dar seguito a una politica di tipo unitario. Purtroppo, a parte alcuni interventi in Consiglio regionale per Sa Die de Sa Sardigna, è stato appaltato tutto all’assessorato alla Pubblica Istruzione, da cui le notizie che sono arrivate in questi anni sono state ben poche e tutte di ordinaria amministrazione. Il problema di una lingua moribonda che rappresenta la nostra storia e la nostra identità meriterebbe un impegno molto più forte. L’impressione è che come per tanti altri argomenti scomodi, la politica deleghi alla struttura regionale. […] Se proseguiamo anche nella cultura in una sorta di autonomismo assistenzialista sarà difficile crescere. Ci siamo trasformati in una movida: ognuno si diverte a fare il suo progettino, il suo atlante, la sua tv… un sistema che a livello internazionale ci fa perdere molta credibilità come comunità sarda. A livello scientifico la lingua sarda ha un grande peso, ma in questo modo non facciamo una bella figura.»

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