Viaggio nella storia del rap – Francesco Kento al Teatro Massimo con lo spettacolo “Talkin’ rap – L’incendio brucia ancora”

Programma realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna L.R.5 novembre 2018 n.40 art.5

Aneddoti, riflessioni e curiosità per capire nel profondo l’impatto della musica che, più di ogni altra, rappresenta e racconta i nostri anni, in un viaggio ricco di spunti attraverso la storia della cultura del rap e dell’hip hop: il rapper e scrittore calabrese Francesco “Kento” Carlo, al Teatro Massimo nella giornata di sabato 26 novembre con “Talkin’ rap – L’incendio brucia ancora” è intervenuto ai microfoni di Extralive per parlare del suo spettacolo in cui ripercorre alcuni episodi chiave in cui la storia del rap si è incrociata con la Storia con la S maiuscola, sia negli Stati Uniti che in Italia: «Il momento in cui il rap è arrivato in Italia era quello dello yuppismo, di un finto benessere ostentato. Negli anni ’80 era veramente una controcultura. Un potere innovativo pazzesco che passa dal rap allo scratch, alla breakdance ai graffiti, forme di espressione che non c’erano e che hanno rivoluzionato quello che c’era prima. […] L’hip hop è uno strumento importantissimo anche oggi, uno strumento che permette di dare una penna in mano a chi non l’ha mai avuta, di dire a un ragazzo “quello che dici è importante, quello che dici merita di essere ascoltato e hai il diritto di essere ascoltato”. Un messaggio dirompente nella sua semplicità, nella sua efficacia ma anche nel suo essere assolutamente necessario.»

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