
«Mi sono innamorato del cielo. Ogni volta che venivo a Cagliari, mi portavo via un pezzetto di questo cielo. Alla fine ho deciso di venire io da lui». Con queste parole Andrea Santonastaso, attore e conduttore radiofonico bolognese, racconta la scelta che lo ha portato a trasferirsi stabilmente in Sardegna. Ospite ai microfoni di Un caffè a Radio X con Sergio Benoni, ha parlato del suo legame crescente con la città, del suo lavoro in teatro e della passione per la musica e il fumetto.
Trasferitosi a Cagliari nel luglio del 2024, Santonastaso ha trovato nell’isola un ritmo più umano: «Qui la vita te la prendi con più calma, ed è una cosa che aiuta, rende la vita più vita». Attualmente in tournée con tre monologhi teatrali che lo portano spesso fuori dall’isola Santonastaso ci ha raccontato i suoi ultimi progetti tra cui spicca “Sandro“, un monologo dedicato a Sandro Pertini: «Un presidente partigiano che oggi, più che mai, vale la pena raccontare. Ho un figlio di 14 anni e credo sia importante insegnare ai ragazzi cosa vuol dire essere coerenti». A lui Santonastaso affianca “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti“, spettacolo che rende omaggio al genio di Andrea Pazienza, fumettista che ha segnato la sua giovinezza e che lo ha spinto – per contrasto – a rinunciare al disegno: «Quando lo vidi disegnare, capii che non sarei mai stato come lui. Però oggi lo celebro a teatro, e farlo mi sembra giusto». Nel corso della conversazione, l’attore ha ricordato anche lo zio Carlo, appassionato collezionista di vinili, che gli ha lasciato in eredità una collezione di 25.000 dischi: «Li ho donati alla biblioteca Salaborsa di Bologna. Ora chiunque può andarci e ascoltarli in un luogo pensato appositamente, senza cuffie, solo con il giradischi e l’ambiente giusto».
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