Sonheros, il ritmo fuori dal palco e dentro la comunità :: Un caffè a Radio X con Rinaldo Pinna: “Scopriamo la musica che è dentro di noi”

«Il pubblico non è pubblico: è parte integrante dello spettacolo». È questa la visione che ha guidato Rinaldo Pinna, musicista e ideatore di Sonheros, un laboratorio musicale rivoluzionario che sovverte le regole del concerto tradizionale e fa del ritmo uno strumento di socialità. Ospite di Giuseppe Murru nella puntata del mercoledì di “Un caffè a Radio X”, Pinna ha raccontato l’origine e lo spirito di un progetto che negli anni ha coinvolto centinaia di persone, trasformando l’ascoltatore in musicista, e il musicista in veicolo di relazioni: «Volevamo che la musica scendesse dal palco, diventasse colonna sonora del quartiere, strumento per creare socialità», ha spiegato Pinna: «Ho cominciato a dire al pubblico: non siete più pubblico. Partecipate. Suonate con noi».

Nel laboratorio non serve esperienza, anzi: «Meglio chi non ha mai suonato, possiamo lavorarci meglio. La musica che cerco è quella che sta dentro di noi, non quella per imitazione. Si parte da una pulsazione primordiale che può essere il battito del cuore o il rumore di un ruscello, e da lì si costruisce tutto il resto, con strumenti reali o di recupero. Come nel caso dell’orchestra plastica, in cui i materiali riciclati diventano tamburi e maracas, fondendo creatività musicale e coscienza ecologica.»

L’effetto sulle persone è immediato, sottolinea Pinna: «Io dovrei fare una fotografia appena le persone arrivano e una quando ci salutiamo: i visi cambiano. Quella gioia che il musicista scopre dopo anni, qui arriva subito».

Sonheros è un progetto aperto a tutti, senza limiti d’età o competenze musicali. Prossimamente sono previsti flash mob e iniziative in diversi luoghi della città. Per partecipare o saperne di più è sufficiente cercare “Sonheros – Musica callejera” su Facebook.

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