A Cagliari per la seconda serata di concerti della 37° edizione di Jazz in Sardegna, l’icona del jazz Franco D’Andrea, tra i più talentuosi pianisti del panorama internazionale, ha ripercorso i primi anni del festival e ha condiviso con noi, intervistato da Sergio Benoni, il suo ricordo di Alberto Rodriguez, grande critico musicale a cui, a vent’anni dalla sua scomparsa, è dedicata la 37° edizione della rassegna.
«Alberto Rodriguez fu quello che mi fece mettere gli occhi sul gruppo Africa Djolé, che io non conoscevo. Lui sapeva che io ero interessato alla poliritmia, al centro Africa dove c’è un ritmo incredibile. Una volta, ricordo, eravamo a casa sua e distrattamente mi disse: senti questo, potrebbe andarti a genio. Non più di quattro, otto battute di questa roba qua e… certo che mi va a genio! […] A quel punto ho iniziato a immaginare qualcosa con loro. Quindi in fondo Africa Djolé è stata anche un’idea sua. Io volevo fare qualcosa con musicisti africani, ma lui ha creato l’occasione.» Un’occasione che diede vita a uno dei primi straordinari incontri tra jazz e musica etnica, che avrebbe poi caratterizzato la ricerca musicale in Italia nei decenni successivi.
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