Rossana Copez: «A casa viene un po’ d’ansia bulimica da informazione. Spegniamo la TV e leggiamo?»

«La clausura forzata va benino. Tra gli scaffali ho scoperto un sacco di libri che non avevo ancora letto. Ogni tanto vado a Monte Urpinu a passeggiare. Stando a casa viene un po’ l’ansia bulimica da informazione e allora spengo volutamente la televisione. Oggi siamo tutti contenti che a Wuhan non ci sono più contagiati, e non sapevamo nemmeno dove fosse questo luogo, prima.» Ai microfoni di Extralive abbiamo fatto quattro chiacchiere con la scrittrice Rossana Copez, che ci ha dato qualche utile consiglio di lettura: «non ci crederete, ma mi sto rileggendo le “Lettere a un giovane poeta” di Rainer Maria Rilke, che è di un’attualità incredibile. Forse l’avevo letto quando avevo vent’anni. Ho poi scoperto Don Paolo Alliata, allievo del cardinal Martini con “Dove dio respira di nascosto” e “C’era come un fuoco ardente“, in cui gioca tra i testi evangelici e la letteratura, la pittura e le opere d’arte. Insomma, ce ne sono anche di preti o sacerdoti intelligenti, colti e molto profondi…»

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