
«Un territorio si governa quando tutti fanno il proprio mestiere. Non può esistere che davanti a una situazione talmente specifica e talmente anomala, il partito di governo agisca in questo modo e l’opposizione stia a guardare così serenamente, accettando che un assessore menta.»
Lo scrittore Marcello Fois, che ieri è intervenuto con un articolo sulle pagine della Nuova Sardegna per manifestare la propria rabbia e indignazione per la gestione dell’emergenza coronavirus nell’isola, è stato ospite di Sergio Benoni e Giovanni Follesa microfoni di Extralive mattina: «non si riconosce più un lessico tra una idea del mondo e un’altra. Chi arriva a governare automaticamente finisce per parlare lo stesso linguaggio, che è un pochino ricattatorio, che è sempre “lasciateci lavorare”, che è sempre di fastidio quando un cittadino esercita i suoi diritti di cittadino. È incredibile che siano sempre gli altri ad avere delle responsabilità in questo tipo di faccende. Siamo in una situazione in cui muoiono più sanitari che pazienti e l’assessore Nieddu dice “ci può stare”. Ci può stare che siano più sicure le strade degli ospedali?»
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