«In questi giorni mi trovo in un paesino dell’Argentina che si chiama Rio Pico: un paradiso per la pesca che in questi giorni ospita una festa popolare che celebra i 102 anni di questa comunità. Tutto si basa sulla tradizione gaucha e non possono mancare le grigliate!» Dopo oltre un mese di viaggio in sella alla sua bici Giacomo “Jack Cavallo Pazzo” Turco è tornato ai microfoni di Radio X per fare il punto della situazione sul suo lungo viaggio attraverso il continente americano: «Per me la bicicletta è un modo stupendo di viaggiare. Ti permette di essere sempre a contatto con la natura ma soprattutto di comunicare al meglio con le persone e avere contatti umani unici che non avresti mai viaggiando in moto o in macchina. È stato un mese molto intenso in cui ho attraversato le Ande con il vento sempre contro. […] Ho incontrato tante persone, e dalle loro esperienze cerco di capire la vita a 360 gradi. Ultimamente sto facendo dei video per cercare di catturare dei momenti intimi della quotidianità. In questo periodo sono arrivati anche molti momenti di scoramento. Quasi ogni giorno arriva il momento “chi me l’ha fatto fare?”, ma alla fine questo viaggio serve anche a imparare a riequilibrare la propria psiche. Ci sono dei momenti in cui penso che è troppo dura, ma semplicemente riposandosi, piano piano si ritrova un equilibrio. Ultimamente mi sono sentito solo, e quello che sto capendo è che questa solitudine però mi spinge a cercare il contatto con le persone e mi aiuta a fare incontri unici. […]»
Due anni in bicicletta dall’estremo sud al punto più a nord del continente americano, dalla Patagonia all’Alaska, per 36.000 chilometri in solitaria: nello zaino una tenda, un fornelletto da campeggio, il GPS, un’agenda e due macchine fotografiche, una GoPro e una Yashica T4 analogica. Il 12 gennaio è partito il viaggio di Giacomo Turco, ventisettenne veronese, ingegnere aerospaziale con la passione per l’avventura. Jack cavallo pazzo, per gli amici.
info / Giacomo Turco – Cycling.beyond su instagram / youtube.com/@cycling.beyond
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