«Oggi in Consiglio regionale sembra quasi che ci si ispiri a quella battuta sul cinema italiano e americano, ripresa anche nella quarta stagione di Boris: quando non si può girare qualcosa la si deve raccontare. In America, per fare la scena del ponte che esplode, costruiscono il ponte e lo fanno esplodere; in Italia entra il poliziotto in caserma e dice “è esploso il ponte”. Noi in Regione abbiamo un personaggio che ogni tanto racconta cose: che si faranno nuovi ospedali, che ci saranno gli aiuti alle imprese, un rimpasto…»
Una politica regionale che dà la precedenza a provvedimenti che normalmente sarebbero ai margini della discussione, per evitare di confrontarsi sui temi veramente importanti come continuità territoriale, caro bollette, aiuti alle aziende e PNRR, i cui fondi destinati alla sanità sono oggi a rischio a causa di una mancata delibera riguardante il patrimonio immobiliare che dalla soppressa Ats, deve transitare nelle ASL. Francesco Agus, portavoce dei Progressisti in Consiglio regionale è intervenuto questa mattina ai microfoni di Extralive a ridosso della riunione convocata per votare la legge che disciplina la raccolta dei funghi nell’isola per raccontare una situazione di immobilismo che appare grottesca: «La sensazione che avrebbe un osservatore esterno a leggere l’ordine del giorno del Consiglio di oggi sarebbe assimilabile a quella di un abitante di Palermo negli anni ’90 a cui dicono che il principale problema della città è il traffico. Le leggi che andiamo a votare oggi, di solito si discutono a margine di una discussione più politica. Abbiamo letto da mesi della presentazione di un testo di legge Omnibus che dovrebbe contenere anche gli aiuti a imprese, famiglie e lavoratori in difficoltà, ma a monte c’è una paralisi politica: ormai da un anno non sappiamo nemmeno se gli assessori con cui parliamo sono ancora assessori. Ogni due settimane si annuncia un azzeramento della Giunta e così non si porta avanti nemmeno l’ordinaria amministrazione.»
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