Solo sette giorni utili a scongiurare il secondo mese di esercizio provvisorio: entra nel vivo in Consiglio regionale la discussione della legge finanziaria, provvedimento da 10 miliardi di euro che la maggioranza spinge per approvare nel minor tempo possibile. Ma quali sono i contenuti della legge? Quali gli ambiti che saranno maggiormente toccati dalla manovra? L’abbiamo chiesto a Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale: «Le opposizioni presenteranno più di 400 emendamenti. Il problema saranno però quelli che presenterà la maggioranza, perché su ogni tema si aprirà anche un dibattito interno. Quando si approva una finanziaria c’è sempre il dubbio che quelle cifre non siano in realtà reali: da un lato ci sono gli stanziamenti, dall’altro la capacità reale della Regione di spendere. In questi anni abbiamo capito che le due cose vanno su binari paralleli. La Regione ha una marea di soldi, l’ultimo anno quasi 3 miliardi, che rimangono in cassa senza essere spesi per incapacità gestionale e tanti altri problemi. Il primo tra tutti oggi è l’assenza di una catena di comando amministrativa: la famosa piramide costruita con la legge “poltronificio” oggi ha diverse poltrone sguarnite, tanto che la spesa potrebbe essere messa in difficoltà. La situazione è grave ma non è seria, ecco.»
UNA MANOVRA DA 10 MILIARDI: «Sembra chissà quale cifra» precisa Agus «in realtà un miliardo è fatto di “partite di giro”, 600 milioni sono il fondo unico per gli enti locali, e considerando gli altri finanziamenti quasi un miliardo va ai comuni. Quattro miliardi andranno alla sanità. Poi 300 milioni per i trasporti, di cui 150 per il trasporto pubblico locale, la 162, il sostegno al sociale e gli stipendi del personale: la maggior parte della spesa è condizionata da appalti in essere, co-finanziamenti di progetti europei. La massa manovrabile in sostanza si riduce a poche centinaia di milioni, a fronte di richieste – ma anche di promesse – estremamente superiori. Il presidente Solinas qualche mese fa aveva promesso di risolvere il problema dei fondi che si era dimenticato di chiedere al Ministero: più di 100 milioni per il mondo della pastorizia. Non c’è però nemmeno un euro in finanziaria, ma quei soldi dovranno essere trovati.»
IL COLLEGATO PER ACCELERARE L’APPROVAZIONE DELLA MANOVRA: «Il primo tentativo della maggioranza è stato quello di rimandare la discussione al “Collegato”. Collegato is the new Omnibus. La maggioranza ha detto a sé stessa: non parliamo di finanze in finanziaria, approviamo la finanziaria tecnica e rimandiamo le altre discussioni. Noi ovviamente non siamo d’accordo e presenteremo le nostre proposte a questo giro. Non siamo disposti a ritirarle senza una discussione: noi siamo molti meno in aula, quindi la maggioranza potrà votare contro. Ci sta quindi che ci rispondano di non essere d’accordo sull’aumento degli stipendi al personale del Brotzu. Si prenderanno le loro responsabilità, ma per dire di no serve una certa solidità. Staremo a vedere.»
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