Ritardi sugli indennizzi, da Coldiretti azione legale contro la Regione – Francesco Agus: «Questa maggioranza non piace più nemmeno a chi l’ha votata»

Il momento più difficile dal dopoguerra: la denuncia di Coldiretti Sardegna, pronta a un’azione legale contro la Regione per la mancata erogazione – dopo cinque anni – dei ristori relativi alla siccità del 2017, torna ad accendere i riflettori sulla gestione delle emergenze nell’isola, con il presidente Solinas che dopo aver annunciato il rimpasto di Giunta si trova a dover fare i conti con la crisi interna tra PsD’Az e Lega. Ne abbiamo parlato all’interno di Extralive con Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale: «Questa è la conferma di quanto il voto di un’agenzia di rating possa essere distante dalla realtà: dire che è un dato positivo avere 78 milioni di avanzo di amministrazione, come recentemente sottolineato da Fitch, significa non aver speso risorse stanziate e impegnate. Un dato che nasce dal fatto che il Consiglio regionale non è in grado di approvare leggi finanziare in tempo. L’anno scorso la famosa “Omnibus” è stata approvata nel mese di ottobre, fatto che ha reso impossibile la spesa di queste risorse perché la ragioneria chiude i primi di dicembre.» […] «La maggioranza oggi fatica a stare nella stessa stanza senza prendersi a sediate: si è arrivati a un livello di conflitto interno che non è più sanabile, anche perché riguarda il partito del presidente: la faida ce l’ha in casa. Noi ormai fatichiamo anche a fare l’opposizione perché nella maggioranza c’è già chi fa opposizione. È difficile trovare nella stessa stanza esponenti di Lega e PsD’Az, anche se parliamo di partiti che poche settimane fa sono andati insieme alle elezioni. La situazione è talmente critica che l’unica soluzione oggi sono le dimissioni del Presidente della Regione. […] Non abbiamo il tempo di aspettare che le varie correnti della maggioranza trovino la sintesi sui nuovi assessori. Al di là delle differenze ideologiche questo Centrodestra mi sembra non vada più bene nemmeno a chi l’ha votato. Lo dimostra la manifestazione dell’associazione di agricoltori a loro più vicina.»

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