Sardegna, 3 miliardi sotto il materasso: pagamenti bloccati e ristori in ritardo, la Regione non riesce a spendere

«La Regione paga gli stipendi, le bollette (in ritardo, come l’anno scorso), le spese obbligatorie e poco altro. Il resto si risolve con un’eterna cambiale aperta e mai pagata. Come quella per i beneficiari del fondo (R)esisto, per i pastori o per il mondo dell’agricoltura. Si tratta di colpe interamente imputabili alla lentezza della Giunta e all’indecisione di un Presidente della Regione rapido solo nel trovare alibi. Mai si è verificato nel recente passato un blocco della spesa così clamoroso: il 31 dicembre 2018 in cassa c’erano appena 318 milioni e l’anno prima 487 milioni.» La Regione non riesce a spendere: la denuncia arriva da Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, che in un lungo post su facebook ha sottolineato come l’incapacità della Giunta di fare fronte alle emergenze sia certificata dalla crescita esponenziale dei fondi bloccati nelle casse della Regione. L’abbiamo raggiunto ai microfoni di Extralive per fare il punto della situazione sull’azione della Giunta Solinas, alle prese con gravi ritardi sui pagamenti, sul rimpasto, sulla legge Omnibus e con la discussione sull’autonomia regionale differenziata, riforma targata Lega che ha fatto infuriare i governatori del sud Italia: «Dalle note stampa del Ministero delle Riforme leggiamo che il presidente Solinas è andato a colloquio col ministro Calderoli e ha venduto la pelle dell’orso insieme a tutto l’orso. Calderoli infatti scrive nel comunicato: “questa mattina ho avuto un incontro cordiale e costruttivo con il governatore della Sardegna, a cui ho esposto le linee dell’autonomia regionale differenziata. Linee che mi sembra siano state ampiamente condivise dallo stesso Solinas.»

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