«Il mio primo ricordo legato all’arte è un ricordo olfattivo: l’odore del colore a olio che usava mio padre, che aveva piazzato il cavalletto per dipingere in camera da letto. Un odore indimenticabile di olio misto ad acquaragia che mi aveva colpito moltissimo. Ero molto piccolo e stavo accanto a lui, mentre dipingeva e fumava la pipa, ed ero rapito da questo mix inebriante di profumi. Nello stesso periodo ho avuto il mio primo album di figurine: era uscito al cinema “La spada nella roccia”, e mio padre mi aveva comprato l’album. Quello è stato il mio primo approccio col disegno, e siccome mio padre era un grande appassionato e la mia casa era invasa dai fumetti ho iniziato a fare fumetti che non sapevo ancora leggere e scrivere, tant’è che facevo i balloon con dentro lettere a caso…»
In compagnia di Gianluca Floris, con la regia di Pietro Medda, un ciclo di puntate dedicate al mondo delle arti, per capire dalla voce dei protagonisti cosa significa il mestiere dell’artista: l’ospite di questo appuntamento è Otto Gabos, noto fumettista, autore di libri e docente di fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
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