Al via la quinta edizione delle “Giornate del Respiro” – Un caffè a Radio X con Giulia Muroni: “Il respiro come atto politico”

“Abbiamo pensato alle Giornate del respiro in seguito a un momento storico in cui tutto il pianeta si è trovato a ragionare con la mascherina, a ragionare intorno al respiro. Il diritto universale alla respirazione è un diritto asimmetrico. Non si respira allo stesso modo a Gaza, in Sardegna nei territori inquinati, o nei luoghi di reclusione dei migranti”. Parte da questa riflessione potente la quinta edizione delle Giornate del respiro, il festival ideato da Giulia Muroni e Valentina Salis nel 2021, e oggi diventato una delle esperienze culturali più originali e riconosciute della scena nazionale.

Ne abbiamo parlato in questa puntata di Un caffè a Radio X con la curatrice del progetto – promosso da Sardegna Teatro – per esplorare l’anima di un festival che è insieme esperienza artistica e politica. Un invito a rallentare, attraversare, respirare. Insieme.

Il festival, che si apre oggi 5 giugno – non a caso nella Giornata mondiale dell’Ambiente – si muove attraverso spazi non convenzionali, pubblici e privati: “Questo festival accade in molti spazi, alcuni pubblici, altri no, per uscire da una politica del ‘nonostante’. Cerchiamo di non riprodurre una modalità distanziante tra platea e scena, ma di attivare processi creativi pensati per i luoghi”. Si inizia al Porto Canale, dove stasera si terrà una festa tra i container, con vista sulla città dal mare, e si chiude il 14 giugno con un party finale in collaborazione con Basstation, tra installazioni e musica elettronica.

In cartellone anche performance itineranti e creazioni site-specific, come Darkness Picnic del collettivo DOM (oggi e domani alle Saline), il debutto nazionale di Lesbian Tragedy di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo (8 giugno in Manifattura), e l’intensa installazione Deserters di Chiara Bersani, artista e attivista tra le più riconosciute in Europa, che inviterà il pubblico ad abitare un grande tappeto sonoro nella suggestiva cornice di Palazzo Doglio. Da non perdere anche Tirannosauro di Filippo Quezel, giovane talento che con ironia e coraggio porta in scena un racconto intimo e doloroso nato dal rapporto con il padre detenuto a San Patrignano: “Si domanda quanto è tossica la famiglia e cosa fa l’eroina all’amore”, racconta Muroni, sottolineando come ogni proposta sia frutto di un lavoro intenso, capillare, e profondamente politico: “Un appuntamento imperdibile sarà quello con Antonio Tagliarini. Performer e autore che stavolta si confronta con un romanzo importante, La foresta trabocca della scrittrice coreana Maru Ayase. È un testo meraviglioso che sfida i pregiudizi di genere, che Tagliarini restituisce come un dispositivo performativo e sonoro, grazie anche alle musiche di Gaia Ginevra Giorgi. Sarà una scena in movimento, molto bella, in scena negli spazi della Manifattura Tabacchi il 10 e l’11 giugno.”

info e programma completo / giornatedelrespiro.it / instagram @giornatedelrespiro

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