
Cosa significa realmente raccontare un territorio? Se ne parlerà il 28 e 29 marzo a Ghilarza all’interno della terza edizione del Festival Once Upon a Place, rassegna focalizzata sull’importanza delle narrazioni nel valorizzare comunità e tradizioni, anche sotto il profilo turistico. In uno speciale radiofonico curato da Martina Benoni, Maurizio Orgiana e Alessandro Spedicati hanno illustrato lo spirito del festival, che mira a mettere insieme voci e prospettive differenti per riflettere sulla comunicazione territoriale: “Un territorio può essere raccontato in tanti modi diversi: con un libro, una canzone, uno spettacolo teatrale, un podcast o una newsletter. Noi invitiamo esperti e appassionati per dimostrare che ogni mezzo può rendere una destinazione interessante e affascinante”, ha spiegato Orgiana.
L’evento vedrà la partecipazione di circa trenta relatori e relatrici provenienti da tutta Italia, tra cui figure di spicco nel panorama della comunicazione e del turismo. Tra gli ospiti annunciati spiccano Pablo Trincia per il podcasting e la documentaristica, Roberta Garibaldi, esperta di turismo enogastronomico, Riccardo Scandellari, pioniere del World Wide Web in Italia, e Fabio Viola, specialista di gamification per le destinazioni turistiche. A questi si aggiungeranno giornalisti, scrittori e destination manager, che offriranno il loro contributo attraverso talk e tavole rotonde.
“Un aspetto distintivo di Once Upon a Place è la sua capacità di fondere informazione e intrattenimento.” Alessandro Spedicati, coinvolto anche come presentatore e animatore del festival, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento del pubblico: “Gli interventi sono dinamici e scorrevoli, trasformando il festival in un vero e proprio spettacolo. Quest’anno arricchiremo l’esperienza con la presenza di musicisti sul palco, rendendo gli appuntamenti ancora più vivaci e immersivi”.
Un’altra novità di questa edizione è l’apertura alle scuole, con il coinvolgimento di studenti selezionati attraverso borse di studio: “Abbiamo deciso di includere una platea più giovane, premiando studenti meritevoli provenienti da diversi istituti della Sardegna”, ha spiegato Orgiana. “L’obiettivo è far riflettere le nuove generazioni sull’importanza della narrazione del territorio e sul loro ruolo come futuri comunicatori.”
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