Disastro continuità territoriale, Marcello Fois chiama a raccolta gli intellettuali dell’isola: «Serve una mobilitazione per il diritto dei sardi di viaggiare»

«Quello della continuità territoriale è un problema talmente eclatante e trasversale che non può essere in nessun modo strumentalizzato: il dato è che se non si fa massa critica, se non ci si riunisce per porre delle domande, il silenzio favorisce solo chi non vuole risolvere le cose. Le responsabilità sono di un sistema complesso e precedente a questo governatore e a questa Giunta: la differenza vera però è che costoro hanno fatto una campagna elettorale giurando che avrebbero messo in primo piano i problemi della Sardegna, che avrebbero risolto queste cose. E così non è stato. Dopo tutti questi anni non si possono accampare questioni pregresse. Quanti secoli possono durare queste questioni pregresse? Quanto dobbiamo ancora aspettare?»

Una grande mobilitazione contro una situazione che da troppo tempo lede il diritto dei sardi di viaggiare, curarsi, istruirsi. Lo scrittore Marcello Fois, che negli ultimi giorni ha chiamato a raccolta gli intellettuali sardi, invitandoli a investire parte della propria credibilità per questa causa, è stato ospite questa mattina ai microfoni di Extralive per parlare di continuità territoriale e di diritti acquisiti nel resto della nazione, che per i sardi restano ancora una chimera: «Ci mobiliteremo in maniera tattica e intelligente. Non dimentichiamoci che a breve ci si muoverà per le regionali. La politica ha il dovere di dare delle risposte. Ci riuniremo a breve e stabiliremo cosa fare per ricordargli le cose nel momento più adatto: quando loro saranno nelle piazze, noi saremo nelle piazze. Chiederemo risposte e lo faremo con tutti, questa non è una battaglia di parte. Il ruolo degli intellettuali nelle società è questo: sono gli operatori della memoria e del linguaggio. Non si può pretendere che tutti i cittadini stiano sul pezzo 24h su 24.[…]»

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