«Ma voi pensate davvero che un ospedale che sarebbe il doppio del Brotzu e dell’oncologico possa essere collocato accanto a uno stadio di calcio? Stiamo vivendo una crisi creata dallo stesso presidente: Solinas, in barba a ogni regola e consuetudine, senza il coinvolgimento della società sarda e persino del Comune di Cagliari, ha deciso di pianificare lo sviluppo del sistema sanitario dal punto di vista edilizio: stranamente ci si preoccupa dei contenitori ma non del contenuto, cioè dei medici, dei pazienti, dei servizi sanitari da erogare alle persone, dell’alleggerimento delle liste d’attesa.» Cosa succede a Villa Devoto e all’interno della maggioranza alla guida della Regione? Quali sono i possibili sviluppi legati all’accordo di programma sul nuovo stadio del Cagliari e sul nuovo ospedale? L’abbiamo chiesto all’interno della puntata di Extralive all’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda: «Se leggete il testo dell’accordo, l’unica cosa dettagliata è quella legata alla nuova casa dello studente di via Trentino, mentre per tutti gli altri progetti ci sono informazioni vaghe, addirittura anche per lo stadio dove non è stato consentito di inserire “Sant’Elia” come luogo di riferimento. Credo che in questa vicenda l’intenzione di Solinas sia quella di ottenere la costruzione dei nuovi edifici dell’Ersu: peccato che qualche settimana fa il governo abbia stanziato risorse per la riqualificazione di immobili già di proprietà pubblica da destinare a casa dello studente. Esattamente il contrario del consumo di suolo che vuole Solinas, addirittura andando a realizzare edifici pubblici su terreni privati.»
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