«Quello del compositore è un mestiere complicato che purtroppo non viene insegnato da nessuna parte, in Italia almeno. Si studia composizione, ma la composizione applicata al teatro è tutta un’altra cosa: la musica è sempre un racconto, ma nel caso dell’opera il compositore partecipa prepotentemente alla creazione delle basi su cui comporre la musica. La musica non è un vestito da mettere addosso a un testo, ma fa parte anch’essa della drammaturgia. La musica per l’opera è drammaturgia, è teatro: se non è questo, non funzionerà. È un lavoro molto complicato, e alle volte si finisce per litigare proprio perché i letterati non capiscono questa dimensione, magari si innamorano dei loro versi come se fossero immortali e quando arriva il compositore a chiedere dei tagli, a volte capita che il librettista abbia degli scompensi…»
In compagnia di Gianluca Floris, con la regia di Pietro Medda, un ciclo di puntate dedicate al mondo delle arti, per capire dalla voce dei protagonisti cosa significa il mestiere dell’artista: l’ospite di questo appuntamento è il compositore Marco Tutino.
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